SEO Guru

Brand awareness, gadget e social media

Come misurare la notorietà di un social network oggi?
Qual’è il grado di penetrazione – nel mercato e nell’economia, nella società in generale – di questi potenti canali comunicativi noti oggi come social media?

Digg shirt

Naturalmente se avessi una risposta buona a queste domande questo diventerebbe un post incredibilmente quotato e linkato, diventando piuttosto noto nel giro di poche settimane.

Invece la mia risposta è quanto mai frivola, quindi questa volta non andrà così, probabilmente. Ma il mio non avere risposte ‘serie’ a quelle domande non diminuisce di una virgola l’efficacia delle domande stesse, quindi mi auguro che anche il mio magro tentativo di dare una suggestione in questa direzione venga apprezzato lo stesso.

Anche perchè siamo proprio vicini all’epifania, e la prossima venuta della Befana mi aiuta ad azzardare una risposta più divertente del solito.
Anzi, mi aiuta a rimodellare il titolo di questo post. Il quale, anche se avesse avuto un altro titolo, avrebbe comunque toccato argomenti come l’uso dei gadget per rinforzare la brand awareness di un social network. Per esempio.

Cosa vorrebbe trovare nella calza della Befana un blogger o un SEO?

Ed ecco la risposta frivola e ridanciana. Una magliettina firmata Digg, è ovvio.

Risata sardonica

 

Digg shirt

Per quanto del tutto pretestuosa, la risposta riporta in ballo l’aspetto ‘serio’ delle domande avanzate in apertura di post.

La linea di abbigliamento ‘taggata’ Digg non è certo incentrata su una scelta ‘creativa’ che punta su capi dai disegni particolarmente fantasiosi o originali.
Guardate questo paio di boxer da uomo, sono del tutto ‘asettici’.

Digg boxer

(Che poi, inspiegabilmente, fanno indossare questi boxer ad una ragazza, nell’e-commerce che commercializza questi prodotti. Risata complice Beh, i ‘markettari’ più smaliziati sanno benissimo che non si tratta di fenomeno tanto ‘imprevedibile’…)

 

Digg boxer for a lady

Questo dei boxer non è l’unico esempio, ovviamente. Anche altri gadget della serie non brillano per originalità. Così il cappellino o la borsa.

 

Digg hat

 

Digg bag

E’ la firma quella che è veramente originale. Sono dei gadget di un social network, non si tratta di una vera linea di abbigliamento legata al mercato della ‘moda’.
Risata rivelatoria
Sono dei feticci per geek, se vogliamo. Eppure….
Eppure si tratta pur sempre di una ‘serissima’ campagna di marketing, e questo è dimostrato proprio dal tipo di prodotti proposti.
Si tratta di vestiti che ‘indossereste’, del tutto compatibili ed anzi quasi integralmente pensati secondo le linee delle mode giovanili del momento, almeno in fatto di magliettine e felpette.

 

La felpa taggata Digg

Linee semplici, colori tenui, tessuti di cotone e/o cotone lievemente elasticizzato (la maledetta aggiunta di polyestere a cui non si riesce a sfuggire Risata folle ).

Insomma, nella calza della Befana di un blogger sfegatato non può mancare una maglietta Digg, questo è poco ma sicuro.

E una volta indossata quanti riconosceranno in quella maglietta un prodotto legato ad un social e quanti la scambieranno per l’ennesima marca di abbigliamento giovanile?

Sono certo che una buona parte del target giovanile a cui sono indirizzati i social network saprebbe cogliere la differenza, se non subito almeno dopo una rapidissima ricerca su Google (sempre lui).

E per quelli che invece non percepiranno l’importanza della maglietta taggata/firmata Digg?

Risata impassibile

Poco male, in realtà.
Basta venderli quei gadget, tutto sommato Risata avida.
Si tratta pur sempre di semplici magliette… da 17 dollari, però, mentre le felpe ne costano 35!!!
Durante una crisi economica – e nonostante il deprezzamento del dollaro – si tratta esattamente delle ‘folli’ cifre richieste per seguire una qualsiasi ‘moda giovanile’ in fatto di abbigliamento sportivo/casual.

Tutto questo per dire che si può fare ‘brand awareness‘ e allo stesso tempo si possono integrare i guadagni societari con prodotti che non c’entrano nulla con l’azienda. Se sei Digg ci vuole poco. Risata ovvia
E’ il web 2.0, signori; e se un social come Digg si butta sulla moda e sull’abbigliamento c’è da scommetterci che è proprio perchè sa benissimo che nella moda il brand, appunto, conta moltissimo. Che poi si chiama ‘firma’, se ti occupi di vestiti. O il ‘tag’, se i vestiti li firma un social media.
LOL

 

Biondina con la felpa di Digg.com

 

P.S.= Nauralmente appena pubblicato il post sarà mia cura ‘diggarlo’ per benino, nella remota speranza che gli stessi gestori della redazione di Digg vogliano ricambiare questo mio ‘spot’ regalandomi – appunto per la Befana – una di queste sciccherie. In fondo mi accontento di una T-shirt… venite a diggare pure voi questo post, se me la inviano ve la presto !!!
Risata malandrina

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