SEO Guru

Come far indicizzare rapidamente una nuova pagina

Potrebbe sembrare una banalità, ma per fare in modo che il sito web appena lanciato online, venga raggiunto da traffico organico è necessario che Google, o qualunque altro motore di ricerca, indicizzi quella pagina. Dovrebbe essere un’azione automatica che viene compiuta dai motori di ricerca. Una volta lanciato il sito non resta, dunque, che aspettare che il motore si accorga del nuovo sito e lo indicizzi. L’operazione richiede circa tre settimane, ma può arrivare sino anche ad un mese, in alcuni casi si parla di mesi. Un tempo decisamente troppo lungo e legato all’incertezza e alla velocità di smaltimento dei motori di ricerca. Ecco perché abbiamo raccolto una serie di azioni che si possono mettere in atto per velocizzare l’indicizzazione di un nuovo sito web.

Per capire meglio come mettere in pratica queste strategie partiamo dal principio e cerchiamo di spiegare come funziona l’indicizzazione di Google, che è il motore di ricerca più famoso e il più utilizzato.

Immaginiamo l’indice di Google esattamente come un database in cui vengono raccolti tutti i dati dei siti web. Quando viene inserita una richiesta su Google, questo effettua una ricerca tra tutti i siti catalogati e segnala quelli più pertinenti nella SERP. Se un sito non è presente nel database non verrà trovato e dunque non apparirà tra i risultati di ricerca. Ecco perché è fondamentale che una pagina web venga indicizzata il prima possibile, perché si possa iniziare al lavorare sul far crescere il traffico organico che raggiunge il sito. Una pagina non indicizzata non significa che non esista. Il sito c’è, occupa il suo spazio digitale e chiunque digiti il suo indirizzo nel browser lo potrà navigare. Tutti i link generati saranno funzionali e atterreranno nella pagina. Ciò che viene a mancare è il traffico proveniente direttamente dalle ricerche sul motore di ricerca.

indizzare pagina web- Web Crew

Per trovare nuovi siti web Google utilizza dei software, web spider, che svolgono il processo di scansione dei siti, chiamato crawling, che consente di trovare nuovi contenuti presenti nel web. I web spider seguono nel web tutti i link presenti. Una volta trovati i nuovi elementi, se sono ritenuti di qualità, verranno salvati nel database e quindi indicizzati. Solo successivamente verrano studiati dall’algoritmo, attraverso i parametri di ranking, e quindi giudicati per la loro rilevanza e qualità. Gli spider di Google lavorano continuamente per trovare nuovi contenuti, ma a volte non lavorano così in fretta. Prima un sito web viene indicizzato, prima potrà iniziare a lavorare per l’ottimizzazione dei suoi contenuti e per competere per i primi posti nel Serp. Non bisogna mai dimenticare che uno degli elementi chiave per Google è la qualità di un sito, perché questo venga indicizzato deve sempre rispettare dei parametri, per esempio, deve contenere una certa quantità di contenuti. Un sito vuoto non verrà preso in considerazione perché non considerato di valore e dunque non indicizzato.

Una delle prime azioni da compiere per assicurarsi che la nuova pagina web venga indicizzata nel minor tempo possibile, è fare una richiesta attraverso Google Search Console. Quindi registrarsi e creare un account. Cercare lo strumento Controllo Url, digitare l’indirizzo che si vuole indicizzare. Conclusa la ricerca, se il sito risulta non presente nel Database di Google, cliccare su Request Indexing, Richiedi indicizzazione. Questa è una buona pratica da seguire anche quando si pubblica qualcosa di nuovo in un sito web, in modo da avvisare Google della presenza di nuovi contenuti. Il Google Search Control permette anche di avere sotto mano tutta una serie di informazioni utili riguardanti il sito web.

Come abbiamo visto, i siti per venire indicizzati devono essere trovati dai crawler, i Google spider. E’ importante assicurarsi che questi programmi possano scansionare liberamente il sito e non incorrano in dei blocchi. Il tag no index, per esempio, è un blocco, un comando che chiede a Google di non indicizzare la pagina. Quando è presente i crawler saltano la risorsa.
Allo stesso modo è possibile e consigliabile per velocizzare l’indicizzazione, ottimizzare i Robots.txt file, anche questi sono file che danno specifiche istruzioni ai software dei motori di ricerca, identificando quali pagine devono essere scansione e indicizzate e quali no. Questo perché è possibile che si voglia dare priorità ad alcune risorse piuttosto che ad altre. Per fare in modo di velocizzare l’indicizzazione è importante favorire la visibilità dei contenuti di qualità. Questo assicura che il crawling si concentri sulle pagine di valore del sito. Chi usa WordPress può ottimizzare facilmente i robot.txt attraverso il plug in Yoast’s SEO. Il Plug in Yoast è uno dei più utilizzati proprio pecche racchiude al suo interno tante funzionalità che aiutano nell’indicizzazione del sito.

Altro strumento consigliato per velocizzare il processo di indicizzazione è creare una sitemap all’interno del sito web. Una sitemap è una mappa del sito che al suo interno contiene la sua struttura e tutte le pagine che lo compongono. Anche in questo caso esistono dei plug in molto utili per automatizzare il processo. Uno dei più usati è Google XML Sitemaps.

Altro strumento fondamentale per l’indicizzazione è la presenza di contenuti di qualità. Questi sono fondamentali anche per il posizionamento nella pagina di ricerca. Attraverso questi è possibile creare delle strategie per velocizzare l’indicizzazione e migliorare costantemente l’ottimizzazione del sito attraverso la SEO. Ricordiamoci che i crawl seguono i link presenti online, avere degli account social dove vengono condivisi i propri contenuti, una strategia per creare backlink di alta qualità, pubblicare contenuti validi e sempre originali e tenere sempre aggiornati quelli più vecchi è il miglior modo per assicurarsi una buona visibilità online.

Aggiungi un commento