Google Gazzella – Il trionfo dell’elefante viola
Mettiamoci l’anima in pace, negli uffici di Google hanno deciso di emulare il concept del calendario cinese ed ogni anno devono scomodare un nuovo animale per tenerci impegnati e reattivi.
Quindi dopo Panda, Penguin e Colibrì ecco il nuovo algoritmo Gazzella!
Come funziona?
E’ molto semplice.
Ogni mattina, negli Stati Uniti, Matt Cutts si sveglia e sa che deve condannare una tecnica seo di qualsiasi tipo, perchè sembra che ‘oggi’ sia divenuta ‘spammy‘.
Ogni mattina, in tutto il resto del mondo al di fuori di Mountain View, un webmaster si sveglia e sa che deve inventarsi velocemente una nuova tecnica per rankare il proprio sito su Big G.
Ogni mattina, dovunque ti trovi se hai un sito web, non importa quale sia il valore aggiunto con cui costruisci la tua tecnica di ranking.
– Sai che devi correre come una gazzella se non vuoi beccarti una penalty.
– Sai che devi svegliarti un’ora prima di Matt Cutts se vuoi fare la parte del leone su Google.
Ma non importa che tu sia leone o gazzella. Se ci pensi bene, sarai comunque costretto a correre.
Il segreto di Pulcinella dell’algoritmo di Google
Questa infinita rincorsa verso la cangiante definizione di un parametro di valore condiviso e mutevole – o di “oltre 200 parametri” di valore – è destinata a durare per SEMPRE e per FORZA per assecondare il meccanismo intrinseco che fa di Google il più grande algoritmo ‘giudicante’ della storia della tecnologia.
L’algoritmo lo decide Google, questo è chiaro; ma Google DEVE piacere al pubblico se non vuole chiudere domani mattina.
Quindi l’algoritmo lo decide il pubblico, in effetti, un pubblico enorme di utenti che segue gusti, mode e abitudini che cambiano in continuazione.
Se non capisci questo non farai mai ‘seo‘, e c’è il serio rischio che prima o poi ti stancherai di correre e verrai mangiato dai leoni.
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Vuoi sapere quindi come continuare a fare seo senza farti penalizzare dal nuovo – futuro e facsimile – algoritmo Gazzella?
Svegliati elefante, dammi retta.
🙂
P.s.:
1 – ‘Google Gazzella‘ è un algoritmo che non esiste, o almeno non ancora. Nel raccontino qui sopra serve soltanto a simboleggiare la prossima inevitabile penalizzazione ‘animalesca’ di cui parleremo su blog e forum di settore.
2 – Gli ‘elefanti‘ si svegliano a mezzogiorno e piacciono sicuramente al pubblico, fin dai tempi di Dumbo.
3 – La storiella del leone e della gazzella che si svegliano in Africa ogni mattina per mettersi a correre uno contro l’altro serve a riflettere e può essere piegata a mille utilizzi diversi, come avevo già fatto per parlare di social media marketing, qualche tempo fa. Le corse e le rincorse che fanno i seo con Google e viceversa non sono molto diverse dalla storiella del leone e della gazzella.
4 – Eppure una storiella è soltanto una storiella, può servire a farti riflettere se va bene. Ma NO, decisamente se ti aspetti che io ti dica cosa significa svegliarsi da ‘elefanti‘ in un mondo fatto di gazzelle e di leoni, beh, allora questa storiella non ti servirà proprio a niente, te lo posso assicurare. In questo caso ti consiglio di provare a cercare in libreria un libro di Seth Godin. Lo riconosci perché probabilmente avrà la copertina viola.
5 – Per fare un buon marketing e una buona comunicazione non serve svegliarsi all’alba nel cuore dell’Africa, e mettersi a correre come una gazzella invasata non ti aiuterà in nessun caso. Se smetti di fare promozione come se fossi un animale scoprirai ben presto che Google non è affatto una giungla, o una savana popolata da bestie feroci.
6 – Nel dubbio che leoni e gazzelle abbiano ragione, dammi retta, non mescolarti immediatamente alla loro folle corsa al massacro. Se proprio devi svegliarti nei panni di un animale africano, domani mattina, scegli l’elefante.
😉