SEO Guru

Social networks, spam e link building

Ci sarebbero tanti modi per discutere di spam nell’era del web 2.0, tra commenti automatizzati nei blog e posting sui social.
Tanto per chiarire… io non uso nessun submitter automatizzato, nè per le directory nè per gli articoli, come invece fanno moltissime agenzie.

Per fare i commenti in automatico sui blog non saprei nemmeno a chi rivolgermi; non ne sono troppo sicuro, in realtà, ma immagino che qualche effetto lo abbiano, visto che molta gente li usa. Ma magari si tratta di effetti negativi, almeno sul lungo termine.
Ma se vuoi… anche con l’article marketing si parla di spam, ed è proprio questo il punto.

Allora il problema è molto ampio: centinaia di agenzie riempiono le directory di migliaia di articoli ripieni di link, ed è probabilmente uno dei modi più puliti che hanno per ‘far partire’ i neonati siti di migliaia di aziende in tutto il mondo.

spam

E’ pacifico che si tratta di pubblicità, e non di vero contenuto ‘interessante’.
E’ un po’ la logica dello ‘spot‘, se vogliamo.

Eppure ogni anno si stampano tonnellate di cataloghi pubblicitari di ogni tipo… quindi criminalizzare i circuiti di AM è sbagliato, come spesso fanno anche i bloggers italiani copiando il moralismo di molti americani nei confronti di contenitori – per’altro di lusso – come ad esempio Squidoo e Mahalo.

Sarebbe come dire che siccome moltissimi blogger scrivono di fatti personali di cui a nessuno frega nulla, allora i blog vanno fatti penalizzare da Google perchè non sono realmente interessanti come possono esserlo – ad esempio – i quotidiani o le redazioni online.

Il mio punto di vista è che per moltissimi contenuti di diverso spessore ci possa essere il giusto spazio online, proprio come mi sembra parzialmente necessario accettare che anche la seo sia un’attività interna alla più generale promozione, e che quindi si muova in ogni caso in un terreno potenzialmente soggetto alla critica del pubblico/consumatore.

Insomma, non tutti i mezzi sono leciti solo perchè funzionano e perchè magari riesci a fregare Google senza che lui se ne accorga proprio subito: ma è anche vero che alla fine della fiera dalle agenzie, al singolo imprenditore, fino al blogger più noto e a quello più squattrinato, beh, tutti ma proprio tutti prima o poi si fanno venire in mente che un link in più al proprio dominio torna utile, e non esitano di fronte a nulla pur di ottenerlo.

Commenti, scambi link, interventi sui forum; ed ora i social, che sono praticamente una miniera ineusaribile.

Sinceramente non ho visto spam peggiore di quello fatto da comuni cittadini su Facebook: gente che si è trovata come fulminata dalla comunicazione pubblica e si è messa a movimentare profili con migliaia di contatti, mandando messaggi e scrivendo sulle bacheche di perfetti sconosciuti, allacciando relazioni che nella vita vera non sarebbero mai nate.

E postando tonnellate di link verso qualsiasi cosa, video, foto, siti, blog… errori 404 compresi.

😀

Non è un caso se in questa fase di progressiva presa di consapevolezza (parlo degli italiani su Facebook) gli utenti siano diventati più selettivi sui loro contatti.

Ciò non toglie che se un vecchio compagno delle elementari viene a postarmi un link sulla bacheca non mi viene da dargli dello spammer, se non altro perchè il suo atteggiamento – magari compulsivo – non è comunque automatizzato nè tantomeno collegato a losche strategie di link bombing. Il suo tipo di ‘spam’ è legato ad un’euforia comunicativa tutto sommato meno maligna e più umanamente comprensibile di quella di un bot, e magari proprio questo mi fa essere assolutamente più indulgente sui contenuti prodotti sui social, rispetto a quelli pubblicati per esempio su blog e siti.

Certamente se almeno nel 2012 riuscissimo a risparmiarci i commenti spammosi via bot e il tradizionalissimo spam nella casella email… beh, sarebbe almeno un piccolo passo avanti, questo decisamente sì.

Discussione

  •     Andrea   -  

    Oh come odio i da***ti spammers, non vedo l’ora che qualcuno inventi un servizio gratuito per bombardare le loro caselle email fino a farle scoppiare. Non fosse che di solito usano caselle rubate da altri che ci andrebbero di mezzo al posto loro. Da***ti spammers.

    Dimenticavo, bell’articolo man! 🙂

  •     Seo Guru   -  

    Hi Dude!!

    😀

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