SEO Guru

10 piattaforme per il microblogging

L’anno che sta per finire ha portato anche in Italia all’emersione di una delle più recenti tendenze del publishing online, già ampiamente affermatasi negli Stati Uniti e nel resto del mondo.

Sto parlando del microblogging come forma peculiare della trasmissione dell’informazione in ‘tempo reale‘, attraverso la rete mondiale.

Il successo crescente di Twitter è stata – almeno in Italia – la novità del 2009, così come lo era stato lo sbarco degli italiani su Facebook nel corso del 2008.

Le potenzialità del microblogging sono state percepite anche dalle più tradizionali fonti di produzione e controllo delle informazioni, come testate giornalistiche e agenzie di stampa: in questo senso possiamo tranquillamente affermare il fatto che il fenomeno non sia affatto relegato ai margini dell’editoria online, ne tantomeno esclusivo delle micro-community di gechi e addetti ai lavori di varia natura (marketers, bloggers professionisti e quant’altro).

Anzi, si può tranquillamente dire che esistano infiniti modi di utilizzare il microblogging, e che pertanto ogni figura produce stream e gestisce profili secondo le strategie e per i fini più disparati.
Dalla chat pubblicfa fino al bookmarking automatizzato attraverso i feed, da canale secondario e veloce per le comunicazioni più frivole fino alla creazione di servizi e profili dedicati, portatori di vere e proprie informazioni originali e, in molti casi, rivolti alla pubblica utilità.
Probabilmente il micropublishing sta entrando nelle stretagie organiche per la protezione e la diffusione del brand, affiancando alla perfezione le più tradizionali forme di contatto e conversazione.

Quello che segue è pertanto solo un appunto sintetico su un fenomeno che senza dubbio deve essere approfondito e seguito nei suoi sviluppi, al di là dell’economia di queste righe.

Non di meno ho pensato di raccogliere una decina tra le piattaforme che consentono la creazione di stream di micro-post, alternando i più noti social a livello mondiale con alcune novità; e comprendendo anche alcune piattaforme ‘tendenzialmente originali e diverse’, che possono però essere tranquillamente inserite in questa breve lista introduttiva.

Twitter

E’ senza dubbio il modo migliore per condividere informazioni e scoprire cosa sta accadendo ora, in qualunque parte del mondo.

FriendFeed

Social per l’aggregazione di feed, FriendFeed si è evoluto in una piattaforma di microblogging tra le più intuitive e user-friendly del momento.
La start-up è stata acquisita da Facebook nell’estate del 2009.

Identi.ca

Identi.ca è una piattaforma di microblogging basata sul software open source StatusNet.

La piattaforma StatusNet permette di integrare micro messaggistica all’interno del proprio dominio. Diverse aziende e comunità online stanno già utilizzando StatusNet per rimanere in contatto e scambiarsi brevi messaggi di testo.
Fondata da professionisti esperti di Open Source e di comunità Wiki, StatusNet Inc. ha sede a Montreal, in Canada, e ha uffici in tutto il mondo.

Tumblr

Tumblr permette di condividere qualsiasi cosa senza fare troppa fatica. Testi, foto, citazioni, link, musica e video, dal browser, dal telefono cellulare, dal desktop, via email. È possibile personalizzare tutto, dai colori, al codice html del tema.
E’ una piattaforma molto versatile, in continuo sviluppo.

Amplify

In questo momento le persone di tutto il mondo stanno leggendo notizie e informazioni su argomenti i più disparati. Seduti alle loro scrivanie, sdraiati sui loro divani con computer portatili, sugli autobus con un iPhone in mano. Molti di loro sono alla ricerca di qualcosa di interessante da leggere, mentre altri stanno già interloquendo attraverso i loro schermi, su argomenti e tematiche specifiche, attraverso citazioni, divulgazione dei fatti o delle opinioni che hanno appena letto.
Di solito i link agli articoli veri e propri sono condivisi su Facebook, Twitter o altrove.
Ma cosa succede se invece di inviare un link ad un intero articolo, si potesse facilmente riportare parti del pezzo specifico che ti ha colpito e allargare la conversazione al di là dei confini e dei limiti degli aggiornamenti di stato? E se fosse possibile connettersi con altre persone che sono ugualmente interessate al tipo di notizie che stai condividendo? Con Amplify è possibile.

La suggestiva introduzione autoreferenziale di Amplify non è ‘esagerata’: effettivamente si tratta di un social che sembra pensato proprio per ‘amplificare’ le notizie attraverso la facilità di citazione che il bookmarklet studiato dallo staff consente.

L’interfaccia è graficamente attraente e la connessione tra i profili non è affatto banale… se a questo si aggiunge che gira sul core di un’installazione di WordPress MU, credo di aver aggiunto il necessario per invogliarvi a dargli un’occhiata, se non a provarlo direttamente.

Amplify è una piattaforma di microblogging sviluppata dal gruppo fondatore e amministratore di Clipmarks.com.

Posterous

Posterous è il modo più semplice per mettere qualcosa on-line utilizzando la posta elettronica. Lanciato nel mese di luglio 2008 e in costante crescita, Posterous migliora tutti i giorni le sue funzionalità.
Per condividere pensieri, foto, audio e file con i nostri amici e con la nostra famiglia, ma senza ‘farla troppo difficile’ .

Yonkly

Come anche Identi.ca con StatusNet, anche Yonkly permette di utilizzare in soluzioni indipendenti il software della piattaforma di microblogging Yonkly.net.
In questo caso la piattaforma è sviluppata in Asp e l’utilizzo del cms è vincolato ad alcune restrizioni: per le soluzioni indipendenti e ‘professionali’ è previsto il pagamento per piani di hosting-assistenza o per l’acquisto del software ‘senza-alcun-limite’.
Yonkly.net è una piattaforma di microblogging pubblica e completamente gratuita, invece: simile a Twitter, ciascuno può avere il suo profilo e mettersi in contatto con gli altri, seguendo gli stream dei migliaia di iscritti al servizio.

Wooxie

Start-up che offre una piattaforma per il microblogging originale e gratuita. Non molto famosa, e ancora in via di sviluppo, Wooxie si distingue per alcune caratteristiche interessanti. Permette fino a 155 caratteri per ogni micro-aggiornamento ma consente anche la pubblicazione di ‘macro-post’ fino a 1440 caratteri.
Soprattutto, per i patiti del guadagno online, consente lo sharing delle entrate pubblicitarie generate con il proprio profilo attraverso la visualizzazioni di annunci Adsense.
Per ‘sfidare’ Twitter Wooxie ha scelto un cane come mascotte, su cui impronta il lessico dell’intera piattaforma (il Re-Twitting su Wooxie è Re-Woofing, e così via).
Founder di Wooxie è Jeff Knize.

Cliqset

Con sede a Jacksonville in Florida Cliqset offre una piattaforma di microblogging molto solida e versatile. Oltre agli aggiornamenti di status permette infatti l’aggregazione di diversi tipi di feed all’interno del nostro stream personale.
In questo senso Cliqset è molto più simile a FriendFeed che non ad altre community del genere.
Può raccogliere i nostri feed personali (tuttti i nostri blog) e contemporaneamente importare le nostre attività da altri networks (social e/o piattaforme di microblogging e bookmarking).

Meemi

Meemi merita senza dubbio un paio di righe extra, nell’economia di questo breve articolo-raccolta.
Tanto per cominciare perchè Meemi raccoglie una community qualitativamente molto più selezionata degli altri socialcosi testè menzionati.
E sicuramente, come questo stesso giudizio ‘partigiano’ può far trasparire, perchè Meemi è la più importante piattaforma di microblogging sviluppata in Italia.
I meemers sono – almeno per il momento – prevalentemente italiani.

In quest’ottica mi sento di consigliare Meemi veramente a tutti, tanto ai microbloggers più esigenti di ogni latitudine quanto ai microbloggers ‘in erba’ che semplicemente vorrebbero provare a cimentarsi con un proprio stream personale di micro-messaggi.
Proprio la prevalenza di profili italiani può facilitare i primi approcci al microblogging anche da parte di persone ‘non-necessariamente-avvezze’ alle più grandi piattaforme americane, infatti.

Questo non significa che Meemi sia meno sofisticata, anzi, direi proprio il contrario.
Un’attitudine ‘geek’ è comunque utile per capire e sfruttare tutte le funzionalità di Meemi, tanto per quanto riguarda la navigazione interna ai memi quanto per le interconnessioni che la piattaforma può consentirci.

Ciò non toglie che Meemi possa benissimo essere adatta ad ogni tipo di utilizzatore: io stesso conosco poco più del 10 per cento delle possibilità messe in campo dallo staff di Meemi, eppure curo il mio stream comodamente e leggo senza troppe difficoltà gli updates delle persone che ho scelto di seguire.

Ma se proprio state cercando un microblogging dove viene premiata la qualità dello stream e dei contatti piuttosto che la quantità degli aggiornamenti e delle connessioni, beh, allora forse è proprio Meemi la community che fa per voi.

Un’ultimo ma fondamentale incentivo per provare Meemi: se avete qualsiasi problema, feedback, curiosità, o dubbi sul funzionamento di Meemi potete semplicemente chiedere consigli e risposte ai ‘genitori’ del social.

Capobecchino e Crocchetta, fondatori e ‘boss’ di Meemi, sono infatti una coppia squisita ed estremamente socievole, che riesce a mantenere ‘umanissimo’ il volto di una piattaforma votata all’utilizzo da parte di una vasta community di iscritti.

Veramente.

Enrico è un simpaticissimo sviluppatore-clown-animatore sempre disposto a rispondere, con tutta la sua gentilezza e con il suo buffo naso rosso.
L’affascinante Carla, sua moglie, è invece la grafica che cura le sgargianti skin della piattaforma.

E non scordate di venire a salutare Seo Guru, immancabilmente presente anche su Meemi.

Ciao

Discussione

  •     Attilio Viscido   -  

    Meemi.com è davvero un social network degno di questo nome 🙂

    E poi si può dire che cresce e si evolve insieme agli utenti, seguendo i consigli e le richieste di quest’ultimi 🙂

  •     Seo Guru   -  

    Ciao Attilio, ma che piacere vederti qui!

    Si, assolutamente, la frase inserita nel post non è ‘di circostanza’: i due boss ascoltano e reagiscono DAVVERO agli stimoli della community di utenti.

    E’ probabilmente il dato più confortante: ma credo anche che l’italianità di questo social potrebbe essere un ottimo ‘compromesso’ per avvicinare al microblogging fette di utenti internet che magari faticano ad integrarsi all’interno di piattaforme cosmopolite come Twitter.

    Ma nel post mi sono scordato di dire la cosa più importante (ai fini dell’elenco fatto qua sopra): Meemi non limita i messaggi a 140 caratteri!!!!

    E’ un microblogging – come infrastruttura e come ragnatela delle interconnessioni – che può dare tranquillamente spazio a ragionamenti e discussioni di più largo respiro.

    Si adatta a diventare ‘macro’ senza alcun problema, insomma.

  •     Daniele_veggyver   -  

    Ciao, anche io vengo da meemi, dico subito che ho iniziato a conoscere i social di micro bloggin da un’annetto circa e cercando per la rete mi sono imbattuto in vari, social ITALIANI (twitter l’avevo provato ma non sono mai riuscito ad usarlo, forse perchè non rispecchia quello di cui avevo bisogno).
    Ne ho provati alcuni e appena sono entrato in Meemi non l’ho più abbandonato, ma non per il fatto che puoi scrivere più di 140 caratteri, immagini, video, e resharare i “memi” anche su altri social…ma per le persone, non mi era mai capitato di ricevere un benvenuto dal creatore in persona di un’altro social!, su meemi è stato così…sono entrato e subito @capobecchino (ma anche altri meeemers) mi hanno preso sotto braccio per accompagnarmi a visitare meemi e le sue funzionalità!
    Ora è una droga, non tanto per la grafica quanto per le persone!

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